L'atelier Paesaggi digitali invita a esplorare l’ambiente attraverso strumenti e materiali analogici e digitali, dalla cui connessione e interazione prendono vita nuovi mondi.
Nell'atelier Paesaggi digitali, strumenti digitali come computer, videoproiettori, webcam, microscopi digitali, tavoletta grafica e materiali più tradizionali come strumenti grafici, materiali di micro e macrocostruttività, oggetti di uso quotidiano, specchi, strutture in plexiglass sono in stretta connessione nello stesso contesto e la loro interazione innesca modalità di esplorazione spiazzanti per bambini, ragazzi e adulti. Quanto si produce è affascinante sul piano scenico ma anche su quello dell’apprendimento e della formazione professionale, sono il risultato di una scoperta attiva attraverso ipotesi e verifiche. Il contesto iniziale delinea infatti alcune possibilità, ma è aperto alle variazioni e in continua evoluzione.
Lo spazio e gli strumenti disponibili inducono a esplorare le zone di confine tra ottica e arte, grafica e tridimensionalità, costruttività reale e immateriale, logica e immaginazione, tra suoni, immagini, danze, narrazione e scenografia. Un invito a ricercare nuove connessioni tra le parti, attraverso un contagio che mescola tutto, rompendo schemi e categorie tradizionali, e a divenire costruttori attivi di saperi.
Nell’atelier Paesaggi digitali è possibile agire contemporaneamente su più piani di rappresentazione, allenandosi a un pensiero integrato e flessibile tra digitale e analogico, astratto e concreto, virtuale e artigianale. La tecnologia non domina, non sostituisce, ma si integra con altri linguaggi. L’ambiente dell’atelier connette saperi ed esplorazioni multidisciplinari, generando strategie di apprendimento e nuove conoscenze.